1995. In cerca di sé

Ci sono esperienze che lasciano un segno profondo nell’anima: ti aspettavi una cosa, ne hai ottenuta un’altra cento volte più bella.

 

Aver vissuto per quasi un lustro in una fraternità francescana mi ha offerto talmente tanti spunti di riflessione e crescita personale che ancora oggi, dopo vent’anni, è lì come una ricca dispensa a cui attingere.

 

La ruvidità della vita fraterna, la semplice bellezza di certi luoghi, lo sguardo aperto di chi ne ha sentite tante nella vita, la fatica dell’incontro con l’altro, l’incanto di un abbraccio disinteressato, mi hanno letteralmente aperto un mondo, specialmente interiore.

 

Io, che prima pensavo di aver raggiunto chissà cosa, mi sono ritrovato a demolire tutta la fragile impalcatura che mi circondava: una liberazione che mi ha permesso di ritrovare me stesso.

 

Sarò sempre riconoscente ai miei confratelli, all’Ordine dei Frati Minori della Toscana e alla Chiesa: la vita di fraternità è una palestra di umanità formidabile.