AMICO (R. ZERO)

Il sole muore già,
e di noi questa notte avrà pietà
dei nostri giochi confusi nell’ipocrisia
il tempo ruba i contorni a una fotografia.
E il vento spazza via, questa nostra irreversibile follia
chissà se il seme di un sentimento rivedrà
la luce del giorno che un altra vita ci darà. Resta amico accanto a me,
resta e parlami di lei se ancora c’è
l’amore muore disciolto in lacrime ma noi teniamoci forte e lasciamo il mondo ai vizi suoi. Io e te lo stesso pensiero,

 

Io e te il tuo e il mio respiro
sarà tornare ragazzi
e crederci ancora un po’
sporcheremo i muri con un altro no.
E vai se vuoi andare avanti,
perchè sei figlio dei tempi
ma se frugando nella tua giacca
scoprissi che
dietro il portafogli un cuore ancora c’è, amico cerca me.

 

E ti ricorderai,
del morbillo e le cazzate tra di noi
la prima esperienza fallimentare chi era lei amico era ieri le vele le hai spiegate ormai.
E tu ragazza pure tu,
che arrossivi se la mano andava giù
ritorna a pensare che sarai madre ma di chi,
di lui che è innocente che non si dica figlio di

 

Io e te lo stesso pensiero…
Che fai, se stai lì da solo,
in due più azzurro è il tuo volo
amico è bello amico è tutto è l’eternità
è quello che non passa
mentre tutto va . . . .
amico amico amico
il più fico amico è chi resisterà,
chi resisterà,
chi resisterà chi di noi, chi di noi resisterà.