AZZURRO (P. Conte)

Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua lei è partita per le spiagge e sono solo quassù in città sento fischiare sopra i tetti un aeroplano che se ne va

 

Azzurro il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te e allora

io quasi quasi prendo il treno
e vengo vengo da te
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va

 

Sembra quand’ero all’oratorio con tanto sole tanti anni fa quelle domeniche da solo
in un cortile a passeggiar

ora mi annoio più di allora neanche un prete per chiacchierar

 

Azzurro …

 

Cerco un po’ d’Africa in giardino tra l’oleandro e il baobab
come facevo da bambino
ma qui c’è gente non si può più stanno annaffiando le tue rose non c’è il leone chissà dov’è